domenica 18 novembre 2012

WiiU e l'indecisione

E così, WiiU finisce tra le mani della critica USA, che, seppure con sfumature di grigio, si è assestata sostanzialmente su un parere unanime. Per quanto io non abbia ancora avuto modo di mettere le zampe sulla console nella tranquillità di casa, nel corso dell'ultimo anno ho avuto diverse volte modo di provarne i titoli di lancio, anche con sessioni di gioco discretamente estese, ricavandone impressioni ben precise.
Curiosamente, i due giochi first party disponibili al lancio rispecchiano molto bene l'incertezza che accompagna questa prima commercializzazione di WiiU. New Super Mario Bros. U utilizza il GamePad come "secondo schermo", permettendo al giocatore di spegnere la TV e continuare la partita sul controller, a patto di rimanere nelle vicinanze della console. Nintendo Land fa esattamente l'opposto, integrando le capacità touch del GamePad direttamente nel gameplay, rendendolo quindi necessario per giocare, conseguentemente senza possibilità di portarsi la partita anche in bagno.
In questa bizzarra situazione si cristallizza l'atavico dubbio di Nintendo stessa, che ancora sembra soffrire di grande confusione quando si tratta di dare a WiiU un'identità ben precisa, una direzione che faccia del GamePad il punto di distintizione da tutte le altre console, così come fu a suo tempo per il WiiMote.

Un'indecisione che potrebbe essere fatale, per una serie di motivi. Le terze parti non possono certamente ignorarla quando si tratta di portare IP multipiattaforma sulla console Nintendo, o addirittura di sviluppare esclusive. Se il pubblico non viene indirizzato espressamente verso una delle due possibili funzioni del GamePad, si rischia di fare di WiiU una console ibrida, destinata a rimanere tecnologicamente arretrata di qui a un anno (si può dire lo stesso di Wii, certo, ma...) e soprattutto priva di una caratteristica distintiva ben definita e funzionante. Si dà infatti il caso che il GamePad presenti dei problemi sia quando usato come schermo secondario (la batteria dura circa 3 ore), sia quando utilizzato come estensione dell'interfaccia (niente multitouch e input spesso non riconosciuti).
A questo occorre affiancare la consueta rigidezza di Nintendo quando si tratta di mettersi al passo con i tempi: l'HD è finalmente di casa, ma la versione base, a fronte dei suoi 299 euro consigliati (269 su Amazon.it) propone un hard disk da 8 GB. In altre parole, uno spazio d'archiviazione del tutto inadeguato non solo per acquistare giochi online, ma anche per pensare a patching intensivo dei giochi posseduti in versione fisica (soprattutto considerato che, a sistema operativo installato, lo spazio disponibile si riduce a circa 4GB). Per non parlare dell'ormai molto apprezzata possibilità di fare delle console dei media center, qui completamente preclusa dall'hard disk limitato. La scappatoia è costituita dalla possibilità di utilizzare periferiche di memorizzazione esterne, le quali vanno però formattate appositamente. Ultimo, ma non meno importante, il versante online, che in USA è stato integrato con una corposa patch al day one.
In un periodo difficilissimo per i portafogli delle famiglie, WiiU sembra presentare qualche indecisione di troppo. Il GamePad non ha ancora una collocazione precisa. Una vera killer application, sul modello di Wii Sports, non c'è. Lo spazio d'archiviazione è al minimo storico. L'online ha tutto da dimostrare, e in USA è stato poco elegantemente aggiunto post-lancio. L'hardware verrà nettamente superato di qui a un anno, o poco più. Due dei titoli più importanti del primo quadrimestre 2013, ossia Bioshock Infinite e GTA V, non verranno convertiti (ma anche Far Cry 3, anch'esso molto atteso). 
D'altra parte, la line up iniziale è molto più attraente di quelle presentate 6 anni fa per Xbox 360 e Playstation 3 (le prime recensioni di Nintendoland, New Super Mario Bros U e ZombiU sono tutte piuttosto positive), e la console non può non dirsi ben costruita.
Basteranno i prossimi mesi a Nintendo per guadagnare sufficiente terreno sulla concorrenza da resistere allo scossone provocato dall'arrivo della next gen, a cavallo tra 2013 e 2014? Personalmente sono abbastanza scettico. Wii ha fatto furore andando completamente controcorrente, mentre WiiU cerca di tenere il piede in due scarpe, proponendosi come un (costoso e non ben definito) upgrade per il pubblico casual e come una console rivale per tutti i giocatori hardcore, priva però di caratteristiche fondamentali (spazio di archiviazione, capacità grafiche allineate alla futura generazione, capacità online estese, supporto per media center).
L'indecisione di Nintendo è lampante, e in netta controtendenza con la direzione molto radicale presa a suo tempo con la commercializzazione di Wii. Se WiiU avrà successo o meno, e non parliamo solo di questa prima tornata natalizia, ma della sua vita come console della futura generazione, dipende in gran parte da Nintendo, e dalla sua capacità di prendere decisioni chiare e definitive su cosa esattamente questa nuova console vuole fare "da grande".

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