lunedì 30 agosto 2010

L'uomo nell'ombra - Recensione

I film di Polansky hanno indubbiamente qualcosa di unico: belli o brutti che siano, dopo qualche visione il mix di taglio registico e musiche risulta riconoscibilissimo. Quando ho messo su L'Uomo nell'Ombra (come sempre "ottima" traduzione dall'inglese Ghost Writer) non avevo nemmeno idea che si trattasse di una pellicola di Roman (santa ignoranza), ma dieci minuti dopo ne ero assolutamente certo.
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