sabato 17 novembre 2012

Knights of Pen & Paper - Recensione

Nonostante il periodo discendente ma ancora fittissimo di impegni, negli ultimi giorni ho dedicato qualche ora a un giochino iOS e Android che è stato portato alla mia attenzione dal podcast di Polygon, The Besties.
Se siete appassionati videogiocatori sulla trentina, come chi scrive, è molto probabile che nel vostro pedigree figurino anche diverse esperienze con gli RPG carta e penna. Personalmente, dagli inevitabili esordi con Dungeons&Dragons sono passato quasi subito a Vampiri, che mi ha preso per più di due anni, anche grazie all'allora fantastico team di personaggi con cui ho condiviso l'esperienza. Knights of Pen & Paper è perfetto proprio per tutti gli appassionati, e i nostalgici, del carta e penna.

Una tipica sessione di questing,
contro terribili pipistrelli killer
Giocherete infatti guardando il tavolo, con tanto di Dungeon Master e singoli giocatori seduti all'altro lato (partirete con due, e potrete aggiungerne via via altri tre, spendendo la valuta di gioco). Prima di cominciare potrete scegliere che tipo di giocatore vorrete (il "nerd", la "nonna", il "ragazzo delle pizze" e così via) e la sua classe, tra quelle più classiche per i GDR. Finiti i preparativi, cliccando sul Dungeon Master potrete creare delle quest per il party, selezionando lo scopo ("uccidi", "recupera", "cattura", "scorta", ecc.) e il livello generale della missione, naturalmente da impostare in modo da renderla completabile per il gruppo.
L'azione avverrà a turni e ricalcando da vicino quanto accade in una tipica sessione carta e penna: il Dungeon Master racconterà cosa sta accadendo tramite piccoli fumetti testuali, e lo sfondo della stanza si modificherà per replicare lo sforzo d'immaginazione dei membri del party. Le prime ore sono molto divertenti, grazie anche al combattimento a turni, molto semplice nelle premesse ma soddisfacente. Oltre al colpo base, ogni personaggio dispone di quattro abilità sbloccabili con la crescita di livello, e utilizzabili attingendo a tipiche risorse (mana, rabbia, ecc). Il livello di difficoltà non è affatto morbido, il che spinge a giocare con una certa cautela.
Il rovescio della medaglia è proprio la centralità del sistema di combattimento, dato che tutte le quest si esauriranno sostanzialmente in una sequenza di scontri. Ad offrire un minimo di ulteriore varietà ci pensa il sistema di upgrade, tramite il quale potrete acquistare sia qualcosa per "nutrire" i giocatori e migliorare le loro prestazioni (fast food, bibite, decorazioni per la stanza e per il tavolo da gioco). Per quanto interessante come concept, questo non basta a compensare completamente la mancanza di qualunque altro aspetto nel gameplay, come esplorazione o capacità decisionali. Un altro difetto del gioco, se così vogliamo definirlo, è trasformare un'esperienza fortemente caratterizzata dalla condivisione e dalla compagnia come il giocare di ruolo seduti ad un tavolo in qualcosa di completamente diverso, e solitario, ma si tratta di una mancanza più "filosofica" che effettiva.
Knights of Pen & Paper è estremamente spiritoso e divertente, e parte da un concept molto interessante, prendendosi amorevolmente gioco delle ore ed ore passate a tirare dadi e aggiornare schede giocatore. Il sistema di combattimento funziona ed è sorprendentemente approfondito, il che è un gran bene, dato che il gameplay saprà sostanzialmente offrirvi solo scontri su scontri, accompagnati da una buona dose di umorismo e poco altro.
Nonostante la staticità, consiglio caldamente di investire l'euro e settanta circa a tutti gli appassionati e i nostalgici del carta e penna. Renderà i vostri viaggi in treno e metrò nettamente più piacevoli e divertenti.

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