giovedì 31 dicembre 2009

Darksiders - Recensione




Si dice che l'ars videoludica sia figlia di quella cinematografica, ed analizzando il percorso che il media dell'intrattenimento digitale casalingo sta compiendo in questi anni si trovano molte conferme a tale tesi. Non è quindi una sorpresa che all'alba del 2010 Darksiders si proponga come prodotto nato da un trend molto in voga nella cinematografia, ovvero come frutto di un grosso investimento di un publisher rinomato consegnato nelle mani di una casa di sviluppo emergente, quale è Vigil Games.

Guidata da Joe Madureira, un disegnatore che si è fatto strada nel mondo dei fumetti in casa Marvel, la software house porta sugli scaffali un action game a tutto tondo, caratterizzato da un gameplay completo sotto tutti punti di vista affiancato da un design inedito ed accattivante. Senza nascondere la natura derivativa dei suoi contenuti, Darksiders riesce ad emergere dalla massa grazie ad un incredibile densità di contenuti e ad un livello di sfida sopra la media, teso ad impegnare a fondo anche i videogiocatori più incalliti.



Nei panni di uno dei quattro cavalieri dell'Apocalisse il giocatore si trova ad attraversare quel che rimane di una terra devastata dal Giorno del Giudizio e dilaniata da un conflitto tra Paradiso ed Inferno. Tradito ed accusato da tutti di aver scatenato l'Apocalisse prima del tempo, a Guerra non rimane che imbracciare le armi e cercare di recuperare tutti i suoi poteri distruttivi per ottenere la sua vendetta. Per quanto la natura del gameplay rimanga saldamente ancorata agli stilemi tipici dell'action game, ereditate perlopiù da Zelda faranno capolino lunghe ed appassionanti sezioni di puzzle/platforming, dove ci si ritroverà a risolvere complicati enigmi ambientali. A rendere particolarmente divertenti questi frequenti interludi è la grande quantità di gadget che Guerra potrà sfruttare, i quali confermano la natura del tutto derivativa del game design: si passa da un rampino alla Bionic Commando ad una lama circolare in grado di colpire più bersagli in sequenza, sino ad arrivare alla citazione più estrema, quella a Portal. Ebbene sì, da circa metà avventura il giocatore si ritroverà a creare punti d'entrata e d'uscita entro specifici punti delle mappe, e tutto sommato in maniera straordinariamente consona al contesto. Il fatto che questa complessa formula funzioni è indice del buon lavoro di amalgama svolto dagli sviluppatori, i quali non si sono limitati a gettare citazioni alla rinfusa nel calderone, ma si sono prodigati in una notevole opera di bilanciamento ed elaborazione di un level design molto raffinato, che oltre a stupire con i suoi molti livelli interconnessi si rivela assolutamente funzionale alle capacità fornite al giocatore.
A questo si affianca un combat system che omaggia abbondantemente i mostri sacri del genere e diverte senza inventare nulla di nuovo, proponendo una buona varietà di combo legata alle diverse armi a disposizione: dalla gigantesca spada si passa ad una falce utile contro gruppi numerosi di nemici, passando per la lama circolare ed una pistola di supporto. Interessante a questo proposito l'introduzione del destriero Rovina, disponibile da circa metà avventura: cavalcabile solo in alcune zone aperte dei livelli, dalla sua sella è possibile menare fendenti con risultati decisamente spettacolari.
L'incedere è scandito dall'attraversamento di molte differenti ambientazioni, ognuna caratterizzata da design e sfumature cromatiche proprie, garantendo un'ottima varietà visiva che tiene lontana qualsiasi noia. La natura multilivello delle mappe, gli astuti enigmi ambientali e le massicce dosi di combattimento rendono ogni percorso complicato ed appagante da completare, proponendo in conclusione una boss fight. Queste ultime puntano tutto sulla spettacolarità e sfidano il giocatore a trovare sistematicamente il punto debole del nemico di turno, non sempre facile da individuare. Va detto che alcuni di questi scontri presentano una lunghezza eccessiva, ripetendo i pattern d'attacco necessari per il successo oltre il necessario.
Ereditato dai maggiori esponenti del genere è anche l'accumulo di anime spendibili in un vasto comparto upgrade, che rende disponibili nuove combo per le singole armi e nuovi poteri distruttivi.
Per quanto il combat system si riveli completo e sufficientemente vario da concedersi all'improvvisazione, rimangono alcuni difetti: il contrattacco è mal gestito al punto da risultare perlopiù inutilizzabile, il lock sui nemici si rivela del tutto inutile, e la schivata spesso legata a qualche problema di telecamera. Alla lista dei difetti si aggiunge qualche imprecisione nel level design, che lascia talvolta il giocatore completamente senza indizi sulla mossa successiva da compiere, soprattutto nelle parti finali.
Anche il plot, per quanto aiutato dal buon carisma del protagonista, dimostra una profondità del tutto irrisoria, ed una prevedibilità davvero scontata.
Come nota conclusiva, dispiace notare come una volta completata l'avventura non sia possibile ricominciarla con tutti i poteri sbloccati, abbassando notevolmente il valore rigiocabilità.
Tecnicamente, Darksiders restituisce con efficacia il suo design caratterizzato da architetture imponenti ed orizzonti vasti, mascherando abilmente le effettive dimensioni dei livelli, non sempre generose. La buona alternanza tra aree al chiuso ed all'aperto e gli intricati percorsi disponibili rendono sempre affascinante l'esplorazione. Il design rivela la sua ispirazione fumettistica, e delinea con un bel tratto creature angeliche e demoniache evocative e convincenti.
Le circa 16/17 ore necessarie al completamento dell'avventura scorrono tutto sommato veloci, e fanno di questo Darksiders un prodotto da consigliare a qualunque appassionato di action game; per quanto alcuni difetti rivelino l'inesperienza della software house, a Vigil Games va riconosciuto il merito di aver gestito con grande abilità la grande mole di citazioni ed ispirazioni che compongono il gameplay. Un ottimo inizio per i ragazzi texani, e l'apertissimo finale lascia ampie speranze per un sequel che sappia portare qualche idea innovativa e sistemare i difetti.

6 commenti:

  1. HAhahaha, no, ok, leggo ora che è richiesta l'approvazione... quindi con questo hai tre minchiate da approvare. Divertiti. :*

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  2. Ma... hai cancellato il mio commento o per qualche motivo non è stato salvato? :D

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  3. Sono un cazzone. Non sapevo di aver messo l'approvazione per i commenti :D

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  4. Io mi sono perso nel pezzo finale, dove c'è il mega girello. Non sapevo come andare avanti, tante bestemmie!

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  5. Preso usato di recente mi sta intrippando una cifra ... poi paragonarlo a GoW è assolutamente restrittivo, ... ovvio ci sono alcuni rimandi al gameplay di Kratos ma per il resto è tutto un altra pasta la GOTY se la meriterebbe di brutto!!!!!

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