domenica 15 novembre 2009

Zombieland - Recensione


Vivere secondo le regole. Una sana abitudine che il sottoscritto non è proprio capace di apprendere.

Se in un mondo normale l'equazione "vita+regole=vita serena" è probabile, aggiungendovi il fattore X, ovvero zombie assetati di sangue, il risultato darebbe: "vita+regole+X=unica via di sopravvivenza".
Ecco l'equazione che tiene in vita Columbus (Jesse Eisenberg), un liceale che grazie alle sue insospettabili qualità è riuscito a salvarsi dal virus che ha infettato la quasi totalità della popolazione mondiale, trasformando innocui cittadini in non-morti affamati di carne umana.
A permettergli di cavarsela in ogni situazione è la ferrea osservanza delle regole che egli stesso si è dato; qualche esempio? Cardio, ovvero mantieniti in forma, gli zombie corrono veloce. Double Tap, ovvero spara sempre un ulteriore colpo di sicurezza. Indossa le cinture di sicurezza, quando guidi a tavoletta in fuga disperata non si sa mai dove puoi andare a sbattere, e così via.
Questa trentina di pratiche indicazioni sono uno dei punti cardine della trama del film, ed esse compaiono simpaticamente a schermo ogni volta che qualcuno le osserva, o si dimentica di farlo con tragiche conseguenze.
"Zombieland" è "La Notte dei Morti Viventi" del nuovo millennio. Un po' high school movie, molto videoclipparo, frenetico, condito con del sano feticismo per le armi ed il gore, strutturato come un videogioco. Gioca con lo spettatore, ammicca, splattera (ma non troppo) e non annoia.
A farlo funzionare sono i personaggi: al fobico, incapace e perennemente nervoso Columbus si affianca presto Talahassee (Woodie Harrelson), un cinico e muscoloso compagno di viaggio con la passione per il massacro di zombie fantasioso ed in perenne ricerca delle sue introvabili merendine preferite.
Nel suo stato di perenne fuga l'improbabile duo impara a convivere e trova un solido equilibrio: Talahassee si accorge che qualche sana regola può salvarti la pelle, Columbus che qualche volta occorre lasciarsi andare e "godersi le piccole cose" (regola n. 32).
Il loro girovagare (con pericolose deviazioni in nome delle famigerate merendine) viene tuttavia sconvolto dall'incontro casuale con la bella teenager Wichita (Emma Stone) e sua sorella dodicenne Little Rock (Abigail Breslin), le quali si rivelano molto meno innocue del previsto: dedite alla truffa anche prima della catastrofe, le due non si fanno problemi a sgraffignare la preziosa macchina di Talahassee ed a svignarsela. Destinazione Pacific Playland, un parco di divertimenti dove la piccola Little Rock vuole a tutti i costi andare, inseguendo il sogno di una vita in qualche modo "normale".
Comincia così un inseguimento che porterà i protagonisti a legarsi in maniera indissolubile, con una spettacolare resa dei conti nel famigerato Luna Park.
Diretto con mano esperta da Ruben Fleisher il film non risparmia un utilizzo dello slow motion decisamente "artistico", montaggio frenetico ed un utilizzo talvolta geniale delle scenografie che trasforma luoghi pubblici di tutti i giorni in veri e propri campi di battaglia.
Efficacissimo anche il trucco e l'interpretazione degli zombie, che li rende del tutto credibili nella loro frenetica ricerca di carne fresca: scordatevi i rimbambiti cadaveri ambulanti di Romero, qui sostituiti da velocissimi e psicotici killer.
Alternando sequenze da antologia (il supermercato e la casa di Bill Murray con relativo cameo su tutte) a qualche momento un po' più "stanco" e telefonato (la prevedibile love story) la pellicola trascina lo spettatore in un'esperienza godibile e divertente, che pur nella sua prevedibilità trova piena soddisfazione grazie ai personaggi magistralmente "scritti" e ben interpretati, e riesce a durare il giusto.
Appagante e divertente quanto una lunga partita a Dead Rising o Left 4 Dead (cui spesso si ispira apertamente), Zombieland non è davvero da perdere.
Nelle nostre sale approderà solamente a Maggio 2010, a causa di oscure manovre commerciali.
Se trovate che zombie e commedia possano fare un bel mix, aspettatelo con ansia!


1 commento:

  1. Creature grasse, denunce ambientaliste, paragoni mucca pazza/stato mentale dei non morti. Da considerare pure la durata perfetta (ottanta minuti circa) ed il quarto d'ora finale con tanto di megaraduno zombie al Lunapark.

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