venerdì 6 novembre 2009

Trailer RoundUp: Sherlock Holmes, Prince of Persia, Avatar


E' un gran fioccare di trailer in questi giorni. Mentre Avatar si avvicina al rilascio con il primo Full Trailer ufficiale, Sherlock Holmes si mostra per la seconda volta, e Prince of Persia fa la sua prima apparizione.


Cominciamo con il detective di Baker Street. I frenetici due minuti e mezzo di promo indugiuano abbondantemente sull'azione e sul rapporto che lega il geniale detective al suo più prezioso collaboratore, Dott. Watson. Se Robert Downey Jr. sembra essersi calato perfettamente nella parte, e con poche battute a base di sguardo stralunato e capelli sconvolti riesce già a dare al personaggio una dimensione inedita e convincente, poco spazio è lasciato a Jude Law; potrebbe trattarsi di una semplice scelta promozionale, la speranza è comunque che al personaggio sia destinato un ruolo più importante di quello di mera spalla per battutine e salvataggi dell'ultimo minuto.
Interessanti le scenografie, che sembrano mescolare le ispirazioni fumettistiche dark già viste in "From Hell - La vera storia di Jack lo Squartatore" ad un look più personale, che svela in certi campi lunghi una Londra più colorata, seppur ai tratti distintivi della grigia rivoluzione industriale venga sempre lasciato ampio spazio. Le rapide sequenze si susseguono, suggerendo riferimenti esoterici e qualche vago elemento steampunk, ed ancora molta azione.
Per chi ha amato i libri affrontare questa trasposizione cinematografica sarà un po' un salto di fede, e comprenderà accettare una rivisitazione evidentemente molto libera: ciò non toglie che i personaggi risultino ben caratterizzati, e che Robert Downey Jr. abbia già dimostrato di saper trasformare un film fondamentalmente mediocre in qualcosa di godibile. Keep on hoping.

Passando al Principe di Persia, la visione del trailer mi ha ricordato vagamente la prima volta che vidi il promo di Pirati dei Caraibi. Azione fracassona, bei costumi, scenografie sontuose, campi lungissimi e ricchi di dettaglio. I problemi sono fondamentalmente due: Jake Gyllenhaal non è Johnny Depp, e Ben Kingsley non è Joffrey Rush. Per quanto l'ex Donnie Darko funzioni splendidamente nei panni del Principe, resta da vedere se la sua confermata bravura come attore si può rivelare versatile, ed adattarsi all'interpretazione di un blockbuster tutto azione, effetti speciali e battute sagaci; purtroppo, le sue precedenti interpretazioni drammatiche ed introverse non fanno ben sperare in tal senso.
Le sequenze mostrate non lasciano intendere nulla di nuovo sotto il sole, ed il rischio di una cagata pazzesca è dietro l'angolo.

Concludo con Avatar, senza nascondere che non aspettavo un film con tanta ansia da diverso tempo. Sarà che la fantascienza al cinema sta morendo, sarà quel qualcosa che mi ricorda il sottovalutato "Starship Troopers", ma il nuovo lavoro di James Cameron potrebbe davvero valere qualcosa. Quel che finora si è visto del pianeta Pandora lascia davvero stupiti, i personaggi hanno tutti un indubbio carisma e molto spazio sembra essere stato riservato a dialoghi di spessore. A questo proposito è interessante notare come il trailer sia stato costruito lasciando poco spazio alle frenetiche scene d'azione che ci si poteva aspettare, in favore di un passo più lento e dedicato al rapporto tra i personaggi. Per quanto non propriamente originale, la storia sembra proporre risvolti piscologici e sociali non banali, l'indizio d'appartenenza alla fantascienza quella vera, quella "colta", che si spera possa essere confermato. Il crescendo finale indugia su qualche spettacolare combattimento, sulle note di un trionfale discorso di pre-battaglia tipico dei blockbuster made in USA, che sminuisce vagamente l'ottima atmosfera costruita nei primi due minuti. I rischi di polpettone ci sono, ma una lunga serie di dettagli incoraggianti mantengono viva la fiamma della speranza. Make us believe, James.

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