lunedì 2 novembre 2009

Battlestar Galactica The Plan - Recensione


"Battlestar Galactica - The Plan" è il regalo di commiato da parte di tutta la produzione della serie fantascientifica ai fan. Diretto da Edward J. Olmos (il Comandante Adama della serie), girato subito prima che i set venissero demoliti e l'oggettistica messa all'asta, il film ripercorre in due ore buona parte dell'arco narrativo della serie, riproponendo la vicenda dal punto di vista dei Cylon.
Se è vero che la serie non aveva risparmiato lunghe digressioni dal punto di vista del "nemico", questo lungometraggio riesce nel difficile compito di condensare alcuni passaggi fondamentali della vicenda, permettendo allo spettatore di comprendere a fondo i perchè di alcune scelte, giocando sul concetto che non tutto è quello che sembra.
Non è il caso di aspettarsi grandi rivelazioni o colpi di scena, inopportuni dal momento che la serie originale non lasciava spazio per tali rimaneggiamenti, ma piuttosto una serie di piccoli dettagli che vanno ad incastrarsi perfettamente nella storia, permettendo una visione più a tutto tondo della morale che permea tutta la narrazione.
Il Piano dei Cylon, ovvero lo sterminio della razza umana, apparentemente così perfetto, va a scontrarsi con l'imprevista sopravvivenza di poco più di 50.000 profughi; l'unica soluzione è infiltrarsi e distruggerli dall'interno, colpendo quanto prima il cuore della resistenza, ovvero la Galactica. Questa semplice equazione viene sconvolta dal Fattore X, ovvero la nascita di veri e propri sentimenti nei Cylon infiltrati, che vivendo a stretto contatto con gli umani finiscono per conoscere l'amore, e le dolorose conseguenze cui esso può portare in tempi bui come quelli in cui si inserisce la vicenda. Il Piano del deus ex machina Number One si scontra dunque con continui rifiuti da parte degli attentatori di portare a termine i loro compiti, che culminano talvolta addirittura nel suicidio pur di non fare del male alle persone amate.
Utilizzando un buon mix di spezzoni della serie originale e materiale inedito, la vicenda risulta ben narrata, e girata in maniera "scolastica", che nulla aggiunge e nulla toglie allo stile originale. Il risultato è un nostalgico ulteriore punto di vista sulla vicenda, che permette una rilettura interessante e per certi versi inattesa.
Un ottimo lavoro dunque, consigliatissimo a tutti i fan che farebbero di tutto per rivivere qualche ora in compagnia del fantastico cast e dell'atmosfera unica che Battlestar Galactica riesce sempre ad evocare.

"You can't declare war on love..."

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