martedì 4 maggio 2010

Codice Genesi (Book of Eli) - Recensione


Non è che Book of Eli (a chiamarlo Codice Genesi proprio non ce la si fa...ma che hanno nella testa i traduttori?) sia un brutto film. Forse un po'. Il problema come sempre è negli intenti: facciamo un film d'azione a sfondo Fallout (ultraviolenza annessa) o facciamo un sermone a sfondo postatomico?
Se i primi minuti affascinano grazie alle scenografie (ogni tanto plasticose, ma nondimeno ispirate) ed a Denzel Washington in buona forma, il resto dello svolgimento dimostra di non sapere da che parte stare. La morale cattolica vacilla tra la consapevolezza che il Libro oggetto di tante diatribe sia effettivamente un'arma potentissima e la volontà di tramandarlo così tenacemente difesa dal protagonista. I dialoghi fanno un po' su e giù, tra qualche godurioso monologo di Gary Oldman e la totale beceria di altri scambi (specialmente tra Eli e la coprotagonista). Il colpo di scena finale c'è, colpisce e potrebbe anche funzionare se non fosse per un tempismo completamente errato che finisce per vanificare l'effetto sorpresa. Persino i combattimenti, in tutta la loro "stilosità" finiscono per risultare fasulli e poco credibili. Il film si fa comunque guardare fino in fondo senza annoiare, e non è poco. D'altro canto lascia insoddisfatti, in balia di una conclusione che risolve tutto e niente, con il Libro nelle mani di un gruppo le cui appena accennate "buone intenzioni" non vengono sufficientemente introdotte nè tantomeno spiegate a posteriori.
A nove anni dall'ottimo "La vera storia di Jack lo Squartatore" gli Hughes Brothers ricompaiono un po' appannati, incapaci di sfruttare al meglio le potenzialità del cast e di girare scene action convincenti. Un peccato, con il materiale a disposizione, il buon cast e qualche idea un po' più chiara si poteva fare di molto meglio.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...